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Call for Chapters – Navigare la complessità metodologica in un mondo postdigitale: Esplorando futuri possibili

15 Settembre 2025

Call for Chapters 2025-2026

CC BY-NC-ND 2.0
Gene Wilburn (2010) Flickr

Tema: Navigare la complessità metodologica in un mondo postdigitale: Esplorando futuri possibili. 

Call for Book Proposals Approvata dal Collegio Accademico il 24 febbraio 2025

La collana Next-Gen Scholarship (Collana SPEF) mette in luce le voci dei dottorandi del nostro dottorato in scienze pedagogiche, dell’educazione e della formazione, promuovendo il dialogo intergenerazionale tra loro ed i propri supervisori. Ogni volume invita a contributi che combinino profondità teorica, innovazione metodologica e resoconti riflessivi del percorso del ricercatore.

Per il volume 2025-2026, invitiamo a presentare capitoli sul tema della sezione seguente, diretti da Andrea Porcarelli e Juliana Raffaghelli.

Navigare la complessità metodologica in un mondo postdigitale

La ricerca educativa si sviluppa in una condizione postdigitale in cui analogico e digitale, umano e non umano, qualitativo e quantitativo si confondono e si intrecciano continuamente (Jandrić et al., 2018, 2023). In questo contesto, i confini metodologici tradizionali vengono destabilizzati e i dottorandi sono chiamati a confrontarsi con incertezza, rischio e innovazione nelle loro pratiche di ricerca.

Due correnti in particolare plasmano questa complessità:

Approcci postqualitativi (St. Pierre, 2020) che interrogano la produzione di conoscenza oltre le logiche rappresentazionaliste, mettendo in primo piano l’entanglement, l’ontologia e l’etica relazionale.

Approcci postquantitativi, esemplificati in forme raffinate di predizione ed etnografia quantitativa (Shaffer, 2017), che combinano il rigore statistico con la sensibilità alla creazione di significato umano in set di dati complessi.

Piuttosto che opporvisi, queste correnti si intersecano nel panorama postdigitale, dove la creatività metodologica deve abbracciare sia l’intensità dei dati che l’irriducibilità umana. I ricercatori si trovano ad affrontare la sfida di integrare la previsione algoritmica, il data mining e l’analisi dell’apprendimento con prospettive critiche, femministe e creative sui dati (D’Ignazio & Klein, 2020; Posavec & Lupi, 2016).

Un ulteriore livello di complessità emerge quando si lavora con i futuri: la ricerca come anticipazione piuttosto che come previsione (Poli, 2019; Ross, 2016; Miller & Tuomi, 2022). I metodi orientati al futuro invitano gli studiosi dell’educazione ad abitare il “non ancora”, esplorando scenari, speculazioni e rischi (Biesta, 2013), ma anche a comprendere il passato e la storia dell’educazione come parte integrante della riflessività metodologica.

Aree suggerite per l’invio di contributi

Accogliamo contributi che affrontino i seguenti argomenti, senza però imporre limitazioni alla creatività e motivazioni dei nostri dottorandi e delle nostre dottorande:

Gli argomenti dovrebbero essere collegati attraverso resoconti riflessivi di percorsi di dottorato che affrontano questi intrecci metodologici, comprese le decisioni metodologiche e i dilemmi etici per intraprendere uno o l’altro percorso di ricerca.

In poche parole, questo volume invita i dottorandi ad abbracciare la confusione del postdigitale e a esplorare come le prospettive postqualitative e postquantitative possano essere combinate per rispondere alle sfide dell’agenzia umana (pedagogica/educativa) in un mondo dominato da discorsi tecnocratici relativi a un futuro che può essere interamente “previsto”.

Struttura dei contributi

Ogni capitolo dovrebbe includere:

Linee guida

Cronologia

Invio

Si prega di inviare abstract e manoscritti successivi a juliana.raffaghelli@unipd.it e andrea.porcarelli@unipd.it, in copia al Supervisore del Dottorato (che sarà coautore del capitolo). Indicare il curriculum di dottorato (Scienze Pedagogiche / Inclusione, Benessere, Sostenibilità nell’Educazione) e l’anno di corso.

 

Riferimenti Bibliografici

Biesta, G. (2013). The beautiful risk of education. Routledge.

D’Ignazio, C., & Klein, L. F. (2020). Data feminism. MIT Press.

Jandrić, P., Knox, J., Besley, T., Ryberg, T., Suoranta, J., & Hayes, S. (2018). Postdigital science and education. Educational Philosophy and Theory, 50(10), 893–899. https://doi.org/10.1080/00131857.2018.1454000

Jandrić, P., MacKenzie, A., & Knox, J. (2023). Postdigital research: Genealogies, challenges, and future perspectives. In P. Jandrić, A. MacKenzie, & J. Knox (Eds.), Postdigital research (pp. 3–42). Springer. https://doi.org/10.1007/978-3-031-31299-1_1

Posavec, S., & Lupi, G. (2016). Dear data. Princeton Architectural Press.

Poli, R. (2019). Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza. Egea.

Ross, J. (2016). Speculative method in digital education research. Learning, Media and Technology, 41(2), 214–229. https://doi.org/10.1080/17439884.2015.1107090

Shaffer, D. W. (2017). Quantitative ethnography. Cathcart Press.

St. Pierre, E. A. (2020). Why post qualitative inquiry? Qualitative Inquiry, 27(2), 163–166. https://doi.org/10.1177/1077800420931142

Miller, R., & Tuomi, I. (2022). Making the futures of AI in education: Why and how imagining the future matters. European Journal of Education, 57(4), 537–541. https://doi.org/10.1111/ejed.12535

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