“Vorrei essere libero, libero come un uomo…
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone… non è neanche avere un’opinione… non è neanche un gesto o un’invenzione.
La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.” (G. Gaber, “La libertà”, 1972)
Giovedì 22 maggio, Piazza Capitaniato, a Padova, si trasformerà in un crocevia di saperi e prospettive, ospitando l’evento “Chiosco è Partecipazione”. Un crocevia che richiama la funzione dell’edicola che ne abitava lo spazio precedentemente, raccogliendo mercanti, cittadin*, bambin*, professor*, artigian*. Questa iniziativa di terza missione, promossa dall’Università di Padova, è un vero e proprio invito all’incontro: un’occasione nuova, per l’Accademia, di aprirsi alla città e per la città di dialogare con essa, in un processo di reciproco arricchimento e apprendimento.
Il Dipartimento FISPPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata) e l’Università, invita cittadin*, bambin*, studentesse e studenti, docenti, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder a partecipare a un pomeriggio che celebra il valore dell’engagement e della partecipazione attiva. L’obiettivo dell’evento va oltre la semplice divulgazione della scienza: è la volontà di creare uno spazio di “ibridazione” e dialogo libero, reciproco, tra la comunità accademica e la comunità civile. Come scriveva Italo Calvino nelle sue “Lezioni Americane” (1988), la città è “un insieme di scambi materiali e immateriali”: questa occasione vuole proprio favorire questi scambi, in cui le conoscenze accademiche si mescolano con le esperienze e i saperi della vita quotidiana, generando nuove idee e prospettive. L’engagement della cittadinanza, degli studenti e degli attori della comunità intera è fondamentale per costruire una società più consapevole e partecipativa, come racconta il G.: è solo attraverso una partecipazione attiva alle decisioni inerenti alla nostra vita personale e comunitaria, confrontando le nostre idee, condividendole e condividendo quelle degli altri che possiamo affermare la nostra vera libertà. In questo si sostanzia l’invito al “Chiosco è partecipazione”. Ci offre l’opportunità di sostanziare il nostro diritto-dovere di essere uomini liberi, di creare un terreno fertile per la collaborazione e l’innovazione sociale.
Il programma si articola in vari momenti di conoscenza, racconto, dialogo e condivisione, per concludere con un momento di convivialità.
“Chiosco è Partecipazione” è un’occasione per sperimentare un nuovo modo di concepire il rapporto tra Università e società: un’unica comunità che cresce e si evolve attraverso lo scambio e la collaborazione. Vi aspettiamo numerosi!
– Claudia Marcellan